La nostra storia prese un’avvio forse un po’ casuale ma sicuramente carico di coraggio e intraprendenza.
Nel 1987 il suggerimento “del destino” arrivò attraverso un conoscente proprietario di una serigrafia. Un’ampia cerchia di clienti gli richiedeva la finitura a ricamo in alternativa alla stampa serigrafata e, non riuscendo a soddisfarli, suggerì a noi di valutare questa possibilità. Ci lanciammo. Comprammo la nostra prima macchina da ricamo e ci bastò lo spazio di un garage. Eravamo una piccola realtà a conduzione familiare ma con una crescita costante.
Ogni 6 mesi si aggiungeva una nuova macchina e, nel giro di soli due anni, arrivammo a triplicare la forza produttiva e a strutturarci su turni di lavoro 24 ore su 24.
Negli anni 90 fu decisivo scegliere se creare un ufficio impianti interno o continuare ad appoggiarci all’esterno. La scelta si rivelò, fin da subito, strategicamente azzeccata, ci garantì allora, come oggi
maggiore flessibilità, alta qualità e soprattutto assoluta affidabilità.
Lo sviluppo tecnologico che dagli anni novanta non si è mai arrestato ci ha traghettato dal nastro di carta forato al floppy-disk, e poi dal file digitale al taglio laser. Ci sono però ancora dei passaggi che ci teniamo a salvaguardare, e sono quelli che, solo il buon disegno a mano libera, per l’immediatezza dell’idea e la freschezza del segno, possono trasformare un’idea in un buon impianto da ricamo.
Questa è la nostra storia in breve. Questo è il modo in cui abbiamo imparato il nostro mestiere. Questo è il motivo per cui ci siamo innamorati del nostro lavoro. C’è infatti un’aspetto di progettualità che precede il prodotto finito per cui dire “ricamo” per noi è dire “molto di più”.